martedì 13 novembre 2012

José Limòn, l'evoluzione del movimento


Il movimento fa parte della nostra natura. Come la respirazione, la volontà. Quando portiamo tutte queste cose, che diamo per scontate, a coscienza, le canalizziamo in qualcosa di creativo: nello sport, nell'arte, nella danza. Questo, José Limon, considerato uno dei padri della danza moderna, lo aveva capito bene.

Primo di dodici fratelli, lasciò il Messico che era ancora un bambino per emigrare negli Stati Uniti, la terra delle mille occasioni e del mito del "Self Made Man". Dopo essersi laureato presso L'Università della California, si trasferì a New York, e qui si innamorò. Non di una donna, non di qualcuno: della danza, dell'uomo che si fa movimento.

Iniziò, così, a studiare presso la scuola di Doris Humphrey e Charles Weidman, dove tutto il suo talento venne notato dalla stessa Humphrey che lo incoraggiò a dedicarsi alla coreografia e con la quale, nel 1946, fondò la José Limòn Dance Company. È con Doris che José sviluppò al meglio la sua tecnica, che è alla base della danza moderna e contemporanea ed è conosciuta con il nome di "Tecnica Humphrey-Limòn", concentrata sul movimento indipendente degli arti rispetto al centro del corpo, come "strumenti che compongono un'orchestra".

Di tutte le sue coreografie, la più famosa è la Pavana del Moro, datata 1949 e ispirata all'Otello di Shakespeare, tanto che nel 1969 entrò a far parte del repertorio dell'American Ballet Theatre. L'innovazione fu unire tecnica classica, danza popolare cortigiana del '600 e modern dance americana; Di seguito, vi proponiamo uno stralcio video originale.


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