lunedì 29 ottobre 2012

SPAZIODANZA JU JITSU: A DOBOVA NOVE MEDAGLIE SU DODICI


La squadra al completo! O quasi: dov'è il maestro?


Grande soddisfazione per l’A.S.D. Spaziodanza, che al campionato europeo di Fighting System tenutosi a Dobova dal 26 al 28 ottobre ha portato a casa ben nove medaglie su dodici. La società non è nuova a questi successi: lo scorso settembre, ad Hanau in Germania, aveva conquistato un oro (di Lucia Barisione) e un argento (di Martina Dighero) e durante l’anno sportivo 2011-2012 ha vantato la bellezza di otto convocazioni nel Team Italia guidato dal DT Massimo Bistocchi. A Dobova, l’oro è andato a Vittorio Marino, Lucia Barisione e Andrea Noto; medaglia d’argento per  Martina Dighero,  Ambrogio Murtas, Diego Vedelago e Federica Poggi;  due bronzi a Kristian Deda e Mattia Musumeci. I ragazzi sono allenati da una delle colonne di Spaziodanza, il M° Alfredo Fazio, che insegna presso l’Associazione da più di vent’anni. “Sono molto contento dei ragazzi: tutta la squadra si è comportata molto bene in gara, nessuno escluso; le vittorie sono sempre positive ma vanno viste in prospettiva di continui miglioramenti, che possono essere conquistati solo attraverso sacrifici e grande concentrazione”.  Entusiasmo ma anche lucidità, quindi, per gli atleti: la strada verso una luminosa carriera sportiva non si ferma a una medaglia, anche se – non si può certo negare – ripaga  di gran parte della fatica.

'Cause this is THRILLER NIGHT!

La segretaria Erika mentre si reca a Spazio2.

Ci siamo quasi! Avete comprato le zucche da svuotare? Avete già i dolcetti da offrire? E gli scherzetti, li avete scelti?
Se la risposta è no, correte! Halloween si sta avvicinando! A questo proposito, cogliamo l'occasione per farvi i nostri
SPAVENTOSI AUGURI e per annunciarvi che entrambe le nostre sedi rimarranno CHIUSE nei giorni di GIOVEDI' 1 e VENERDI' 2 NOVEMBRE!

Nel frattempo vi raccomandiamo di non invitare i vampiri in casa per nessun motivo, di evitare i cimiteri nelle ore notturne, e di non dare troppa confidenza ai cani randagi se c'è la luna piena. Se proprio non resistete a fare sedute spiritiche, visitare case e cantine abbandonate, aprire casse sigillate da grossi lucchetti, vi consigliamo di fornirvi di molto aglio, qualche pallottola d'argento e acqua santa in abbondanza. Se anche questo non dovesse bastare, non vi resta che cercare di convincere i mostri e i vampiri a seguirvi e iscriversi da noi: vi ricordiamo che la promo "
UN SOCIO TIRA L'ALTRO" è ancora in corso, e che in via del tutto eccezionale chiuderemo un occhio e la faremo valere anche per i nuovi soci non-morti.
Passate dalle segreterie mercoledì: vi chiederemo se volete il dolcetto o lo scherzetto, da buone streghette. Attenzione a quel che rispondete, però... Hiiihihihihihiihihihi!
BUON HALLOWEEN!

lunedì 22 ottobre 2012

Vieni che te lo spiego: "la PREDANZA"

Tanti di voi ce lo chiedono, altrettanti rimangono a bocca aperta e delusissimi quando ci portano i loro piccoli (ma proprio piccoli! due, tre, quattro anni) ma siamo costretti a dirottarli tutti verso una sola attività di danza, ed escludere hip hop, modern e qualsiasi attività che non sia la PREDANZA.

La faccia che ci fate in segreteria è più o meno questa:

"che cavolo stai dicendo, Willis?
Niente paura, non ve lo diciamo perché siamo cattive o perché vogliamo a tutti i costi far fare ai vostri bambini danza classica:  è solo che quella, e lo dicono le maestre che sono educatrici da più di vent'anni, è la sola attività che si possa consigliare per un corretto sviluppo muscolare e psicomotorio dei più piccoli.

"Sì, va bene, ma perché scusa, a me sembra sveglio mio figlio!"


A due, tre, quattro anni, il bambino è in continua crescita: sta ancora "guardandosi in giro", deve prendere confidenza con il proprio corpo, con gli altri individui, con lo spazio che lo circonda, con il ritmo; inoltre, è molto facile che l'attenzione venga meno più frequentemente rispetto a bambini e bambine di sei anni, che non a caso cominciano proprio a quell'età la scuola dell'obbligo e lasciano l'asilo. Se ci pensate, in fondo, la danza è apprendimento. Allora se si impara a leggere e scrivere a sei anni, perché non anche a danzare?

"Ok, ho capito. Ma in pratica, che fa mio figlio durante una lezione di predanza?"



Tuo figlio impara giocando a relazionarsi con lo spazio, il ritmo e la musica, i compagni, attraverso esercizi che a lui appaiono un "gioco", mentre in realtà sono stati studiati appositamente per il suo sviluppo psicomotorio. L'immaginario del tuo bambino è l'unica cosa su cui possiamo contare per fargli imparare delle sequenze: ricorda che ancora non sa nemmeno contare (e che ciò è alla base di qualsiasi ritmo), né ricordare dove stanno la destra e la sinistra; tutto quello che spetta all'educatrice è far passare questi concetti attraverso la favola da ricostruire, il gioco con i compagni, e via dicendo.

In sintesi, il nome "pre-danza" parla da sé: è qualcosa che deve necessariamente venire prima dell'apprendimento della danza vera e propria, che sia moderna, classica, hip hop, caraibica etc.

Se gli amichetti di vostro figlio fanno hip hop a tre anni, credetemi: o sculettano a caso con un sottofondo musicale (e in tal caso non sarebbe neanche utile), o fanno esattamente quello che vi ho appena spiegato, con un altro nome :)

venerdì 19 ottobre 2012

Disciplina

Io vi osservo, cari soci.
Piccoli e grandi: tutti.
E quando vi osservo penso: ci vuole disciplina, nella vita.

Disciplina nel lavoro, nello sport, nella danza, persino in ciò che ci piace.

Disciplina nel controllare l'adrenalina quando si è in procinto di tirare durante una gara.

Disciplina quando un esercizio alla sbarra proprio non ne vuole sapere di venire eseguito come si vorrebbe.

Disciplina quando qualcuno non capisce e bisogna ricominciare daccapo e rispiegare tutto, anche se si è stanchi.

Disciplina nell'essere puntuali e pagare i conti quando la scadenza non è ancora arrivata, o quando lo si è concordato.

Disciplina nell'accogliere l'affetto prorompente degli allievi mantenendo però sempre il giusto distacco che deve avere un insegnante (anche se dentro si esplode d'amore e di voglia di abbracciarvi).

La disciplina è tanto.
Ma davanti all'amore per quello che fate, per voi stessi e per i vostri figli, davvero non è nulla.

venerdì 12 ottobre 2012

Novità anti crisi!!!

Con il fine settimana siamo tutti un po' più leggeri: compreso il nostro portafogli, lo so. Con la nuova legge di stabilità qualcosa mi dice che nessuno di noi andrà a dormire molto sereno questo week end; la crisi colpisce tutti, e noi che offriamo servizi per il Vostro divertimento lo sappiamo bene, lo vediamo ogni giorno che sforzi state facendo per riuscire a sbarcare il lunario ogni mese. Siete tosti, cari soci, lo dico perché vi osservo e vi ascolto ogni giorno, quando approdate in segreteria e mi raccontate un po' della vostra vita. Teniamo sul serio in grande considerazione tutto quello che vi succede, per noi non sono "chiacchiere da bancone" le vostre, ma lo specchio di quel che è la società in questo difficile momento. Spaziodanza è un'Associazione, e come tale è fatta delle nostre vite. Cresce se  anche voi crescete, è meno cara più è alta l'affluenza.

Come sapete, quest'anno, nonostante la crisi abbia colpito anche noi, sono stati abbassati i costi d'iscrizione e dei mensili di comune accordo, per far sì che potesse essere più serena la vostra permanenza. Sempre in quest'ottica di crescita, scambio con i soci e lotta alla crisi, comunichiamo a tutti che da oggi c'è un'offerta in più:

"UN SOCIO TIRA L'ALTRO!"

Ovvero: chiunque porterà nuovi soci (che decideranno, quindi, di iscriversi all'Associazione), avrà UNO SCONTO DI 10€ SUL MESE in cui si è iscritto l'amico! Va da sé che se ne portate uno al mese, avrete lo sconto ogni mese (mi piace infondere ottimismo!)!

Questo per dimostrarvi che la vostra scelta di stare con noi è stata la migliore, e che intendiamo lo sia sempre di più. 

Allora che aspettate? Passate parola e godetevi i vostri corsi! 


Un abbraccio a tutti,

La Presidente, la Vice Presidente, e le vostre adorate Segretarie :)

martedì 9 ottobre 2012

Quella Salsa che insaporisce il ...passo

Quando diciamo "salsa" pensiamo a qualche gustosissimo mix di spezie e sapori, che serve a condire una pietanza; non tutti sanno, forse, che il termine "Salsa" applicato a un tipo di danza caraibica ha esattamente lo stesso significato: "intruglio", "miscuglio" di vari tipi di balli che vanno dalle origini africane del suo più diretto antenato, il son, alle danze moderne di derivazione americana.

La salsa ha radici lontane, e per scovarle dobbiamo tornare prima in Europa, a Parigi, dove uno dei balli più graditi alla nobiltà francese era una certa contradanse, un tipo di ballo collettivo che aveva luogo nei grandi saloni di Versailles. Nel XVIII secolo, con la colonizzazione di Cuba, i francesi importano anche questo tipo di danza, che viene trasformata dalla popolazione locale, adattata, tradotta con "contradanza" ed epurata del suo carattere di ballo di gruppo: la contradanza cubana si fa infatti  in coppia, cosa che la rende subito molto sensuale e sanguigna. Questa importazione francese, mescolata al Son ritmato e tribale, nient'altro è che la vera antenata della Salsa Cubana che anima spiagge e locali da anni durante l'estate torrida e soleggiata. Se ci pensiamo bene, nessun altro nome sarebbe più appropriato: la mescolanza di razze, di religioni, di abitudini, di colori e di lingue ha dato i natali alla Salsa, ha amalgamato culture tra loro lontane e profondamente differenti. Ancora oggi, la Salsa è una danza che aggrega: piace a tutti, diverte e scarica, fa bene all'umore. Le popolazioni di Cuba erano povere ma celebravano la vita così, ballando, colorando il grigiore del quotidiano a modo loro. Così noi li ricordiamo, e cerchiamo di prendere esempio portando il nostro apporto di sole, sorrisi e colore ogni volta che ci srotoliamo in una vuelta.

mercoledì 3 ottobre 2012

Le interviste: 1 - l'istruttrice Carolina Sbrillo

la maestra Sbrillo

Quando balla, Carolina si trasforma: si vede che la danza è il suo linguaggio, che senza non potrebbe essere la creatura che è e che piace tanto a segretarie, bambini e genitori. Un'istituzione a Spaziodanza2! 
Ma chi è davvero la Maestra Sbrillo? 

Carolina nasce a Rivarolo ma compie la maggior parte dei suoi studi a San Pier D’Arena, dove, per un anno, si è anche trasferita. Con noi collabora da molti anni ormai, ed è parte della famiglia.   
Ho iniziato il mio percorso artistico a nove anni studiando modern jazz con diversi insegnanti, tra cui Maura Taormina e Markus Zmoelnig, finché quest’ultimo non mi ha presentato Rossana Molinaro, che insegna tutt’ora contemporaneo e teatro danza e soprattutto collabora con ANFFAS: lì ho iniziato a lavorare con i disabili e ho capito l’importanza che l’espressione corporea può ricoprire nell’ambito della comunicazione”
Carolina con i nostri Denise e Ludovico,
1° premio Chiavari in Danza 2012
Ho spesso avuto modo di osservare Carolina in mezzo ai bambini. Non possiamo pensare che, solo per il fatto che siano disabili, o piccoli,  non capiscano che cosa giri intorno a loro, nelle proprie famiglie, che non capiscano gli sforzi e i sacrifici degli adulti, il loro soffrire cercando di nasconderlo. Quello che mi colpisce, personalmente, è il modo in cui si affidino completamente a lei, si aprano e si confidino. Che è cosa non da poco: è importante che un ninore, che forse  teme di affrontare le proprie paure con i genitori, possa trovare all'interno della propria associazione sportiva un adulto che può dargli lo stesso buon consiglio che gli darebbe la sua mamma. Carolina, in un certo senso, è questo per loro, una seconda mamma!

Nel frattempo la nostra super maestra continua a studiare, si laurea al DAMS di Imperia con una tesi su “educazione e movimento espressivo: danza e bambini” e si trasferisce per un po’ a Bologna per seguire un corso per educatori in contesti scolastici. “È stata dura, ma ho potuto così iniziare a lavorare in asili e scuole elementari, al DLF di Via Porro e a Spaziodanza, dove insegno tutt’ora danza moderna. Parallelamente ho iniziato un corso di ‘danza di comunità’ a Brescia, che si fonda sul concetto che il ballo è un vero e proprio collante per tutti i gruppi sociali: ragazzi, anziani, disabili, carcerati o malati ricoverati negli ospedali. Amo lavorare sia dove l’approccio alla danza è artistico e professionale, sia dove è sociale e teso alla comunicazione: le due cose sono assolutamente complementari.” 

Una filosofia che ci insegna ogni giorno, per la quale tutti noi la ringraziamo :)