Il termine stesso che designa questa attività è in realtà piuttosto chiaro: βίος (bìos) in greco significa vita: la biodanza non è altro che una disciplina che, attraverso il movimento, aiuta a migliorare la vita, le relazioni affettive, le emozioni, e ad equilibrare la propria interiorità.
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Le origini di questa disciplina avevano, in origine, un impiego terapeutico che si è perso nel corso degli anni sulla base del fatto che è meglio agire sull'individuo prima che certi blocchi prendano il sopravvento.
La partecipazione rigorosamente collettiva - le lezioni sono, infatti, di gruppo - emozionale, stimolata dal movimento e dalla musica, crea situazioni e legami tra i partecipanti e ne migliora la creatività, l'affettività e la vitalità.
Questa interazione umana profonda viene chiamata "vivencia" ed è il risultato ottenuto dalla pratica della biodanza: i momenti di aggregazione vengono vissuti intensamente, nell'ottica del "qui e ora".
Nella pratica la danza è presente ma non è il solo componente dell'attività, richiama gesti rituali antichi e può essere accompagnata da musica o da silenzio.
Chi si affida alla biodanza e ne trae giovamento non la abbandona come succede a volte per tutti gli altri corsi "ludici": è vero che ad affrontare il mondo ciascuno può contare solo sulle proprie forze, ma è anche vero - come affermava Aristotele - che l'uomo è un animale sociale, e per convivere con gli altri ha bisogno di acquisire strumenti che spesso non ha, o dimentica di avere, e che la biodanza aiuta a ritrovare, conservare e utilizzare.
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