mercoledì 19 dicembre 2012

Il tutù, la prima conquista della ballerina

Il momento più atteso per una ballerina, si diceva, è quando le viene detto che può iniziare a mettere le punte.

Esiste però un altro obiettivo in grado di trasformare innocenti bimbette con le guanciotte rosee in precisissimi ninja: e ciò avviene quando la maestra dice "se state brave, vi faccio indossare il TUTU'!".

Da quel momento in poi gli occhi delle piccole si illuminano di una lucina rossastra diabolica che, nonostante il risultato finale positivo (finalmente tutte quante smettono di giocare e fanno esattamente quel che dice la maestra) indica che la guerra per l'ottenimento dell'amato bene è iniziata.

Ma come nasce il tutù?
Prima del 1700 questo meraviglioso ornamento da ballerina non esisteva e tutti, danzatori come danzatrici, erano costretti a fare i conti con le costrizioni che i bustini, i tacchi e le stecche imponevano.
Questo finché due famose ballerine francesi, Marie Camargo e Marie Sallé dissero "basta!" e cominciarono a semplificare il vestiario cominciando dai propri costumi di scena ed eliminando tacchi, bustini, maschere e panier* in favore di una più comoda tunica di mussolina.

L'800 modella il tutù nella foggia che noi tutti conosciamo - e che nella storia si è conservata - come tutù romantico: spalle scoperte, seno in evidenza, ampia gonna vaporosa, vita naturale o a V.
Edgar Degas ne fece il simbolo del "suo" espressionismo, per l'eleganza, l'impalpabilità, e il ruolo di strumento d'arte, proprio come il colore sul pennello. Noi ad oggi lo interpretiamo: nel balletto "Le Ronde Bleu", primo posto in diversi concorsi e balletto di punta del nostro saggio 2011, il tutù vaporoso si trasforma nel moderno cerchio teso in lycra scelto dalla nostra Paola Pallotti (che ne è coreografa), attuale come il remix de "Lo schiaccianoci" che lo accompagna, un'elegante unione tra quel che era la danza e quel che potrebbe diventare.

Chissà che cosa succederà quest'anno, e che magnifico costume le nostre concorsiste indosseranno.
Non ci resta che aspettare per scoprirlo, e - nel frattempo - goderci il ricordo di quel meraviglioso balletto.


Le Ronde Bleu, coreografia di Paola Pallotti -  gruppo Spaziodanza



























*il panier è la classica "gabbia" sottoveste, rigida e ingombrante, che si utilizzava per gonfiare le gonne.

1 commento:

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