mercoledì 18 luglio 2012

"Cosa ti manca, per essere felice?"

Già: cosa ci manca?
Ciascuno di noi, ne sono certa, avrebbe tante e diverse risposte.
"Un lavoro", direbbe qualcuno, "una casa", qualcun altro, "l'amore", altri ancora.
Eppure c'è una persona che risponderebbe "assolutamente nulla", qualcuno che riesce a dire ai giornalisti che Dio l'ha pensata "così com'è", e che lei "è esattamente come sembra" e non sente limiti, è libera e "spudoratamente felice". 


Simona Atzori (foto) nasce a Milano nel 1974, in un giorno d'estate e, dal momento in cui compie i primi passi, decide di vivere la sua vita come una rondine. Nasce senza le ali: non ha le braccia, ma ha imparato a volare. Da bambina prova a utilizzare delle protesi, ma è qualcosa diverso da quello che lei sente di essere, e le abbandona presto per imparare a utilizzare i piedi al posto delle mani: dipinge, balla, e ha la patente. Perché Simona è indipendente, una rondine deve potersi spostare dove il clima è mite. Non è un'eroina, ma una persona che vuole vivere appieno la sua vita, e fa di tutto per riuscirci. I suoi sogni sono diventati tutti realtà: si è laureata in arti visuali in Canada, è un'abile ritrattista: uno dei suoi soggetti preferiti è Giovanni Paolo II, perché Simona ha una grande fede, è grata a Dio per ciò che le ha donato. E soprattutto, balla, si esprime con un corpo che non ha mai percepito come un limite, ma come il mezzo perfetto per esprimere sé stessa.

Simona Atzori a Varese, in "ME",
realizzato con sue coreografie.
Della danza contemporanea, che è l'altro suo grande amore dopo la pittura, ama soprattutto il fatto che non ci siano scarpette da indossare, il che la rende ancora più libera di esprimersi. È davvero leggera quando balla, Simona, è espressiva, e si vede che la sua è Passione, quella con la P maiuscola, quella che accomuna tutti i ballerini, e che spinge a non sentire le ore di allenamento o la fatica di mantenere tonica la muscolatura: ripaga poter stare su un palco vero, regalare un po' di quel sentimento profondo e intimo che si prova danzando a chi assiste a uno spettacolo. È una ballerina come tante, Simona: non ha nulla in meno, ma così tanto in più: la capacità di comunicare, di esprimere emozioni e sensazioni attraverso il proprio corpo, come fosse aria.

Cosa ti manca, per essere felice? è il titolo del libro che ha pubblicato l'anno scorso, ma è anche la domanda che dovremmo porci quando siamo tristi, o quando pensiamo di avere fallito un obiettivo.
Lei risponderebbe "nulla", e quel nulla non è gratuito: dovremmo imparare a guadagnarcelo anche noi, con l'impegno, la determinazione, e credendo in noi stessi ogni giorno, anche quando siamo a terra, anche quando sembra che le forze ci stiano abbandonando, perché non è così: se vogliamo, possiamo tutto, anche volareSimona ne è la prova.



2 commenti:

  1. un abbraccio a Paola e Isabella! fate sempre un gran lavoro ! Alessandra Gabbi Danza 3 Insoliti Movimenti

    RispondiElimina
  2. Grazie Alessandra! Un abbraccio anche a te!

    RispondiElimina

Sii educato, scrivi correttamente, e lasciaci un messaggio! :)